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2018-02-01

(italiano / in Italian) Origini e Storia della Psicologia by Riccardo Luccio


source: Ryo Saeba        2017年11月11日
Origini e Storia della Psicologia / Origins and History of Psychology

40:27 01 Introduzione al corso
38:00 02 Donders e la cronometria mentale
40:31 03 Il rapporto tra mente e sistema nervoso
40:40 04 Helmholtz Energia nervosa specifica e inferenza inconscia
40:11 05 Wundt e il laboratorio di Lipsia
37:33 06 Psicologia comparata e etologia: origini e sviluppi parte I
39:50 07 Psicologia comparata e etologia: origini e sviluppi parte II
38:44 08 William James (11 gennaio 1842 - 26 agosto 1910)
39:16 09 John Watson
10 40:23 10 Le teorie dell'apprendimento sociale
11 39:59 11 Teoria della Gestalt: le unità percettive parte I
12 41:04 12 Teoria della Gestalt: le unità percettive parte II
13 42:36 13 Sigmund Freud e la psicoanalisi
14 41:13 14 La psicoanalisi e I suoi sviluppi. I modelli della psicoanalisi
15 40:26 15 La teoria storico-culturale - Le origini
16 40:18 16 La scuola storico-culturale. Sviluppi, declino e ripresa
17 39:39 17 Piaget e la scuola di Ginevra
18 39:22 18 Human Information Processing
19 40:47 19 Gli sviluppi del cognitivismo
20 40:49 20 Sviluppi recenti (Connessionismo e sistemi dinamici)

(italiano / in Italian) Psicologia Cognitiva by Walter Gerbino


source: Ryo Saeba           2017年10月31日
Psicologia Cognitiva / Cognitive Psychology

40:25 01 Introduzione allo studio della percezione
41:05 02 Psicofisica. Misurare la sensibilità dell'osservatore
43:01 03 Visione e ottica inversa
40:19 04 Dalle immagini ai corpi
40:17 05 Colore e illuminazione
39:40 06 La percezione dello spazio
42:28 07 I sistemi percettivi
41:07 08 Percezione e categorizzazione
43:39 09 La percezione e azione
10 41:44 10 Percezione e arte
11 39:20 11 Apprendimento e Memoria
12 35:24 12 Sistemi di Memoria
13 38:33 13 Memoria di Lavoro
14 35:30 14 Memoria Visiva e Immagini mentali
15 33:52 15 Processi di Memoria
16 29:17 16 Memoria prospettica
17 40:36 17 Strategie di memoria e mnemotecniche
18 44:18 18 Le basi cognitive dell’apprendimento
19 40:15 19 L'attenzione
20 41:47 20 Logica e pensiero comune
21 40:40 21 La teoria dei modelli mentali
22 39:19 22 Il ragionamento ipotetico-deduttivo
23 40:17 23 Il ragionamento probabilistico
24 40:51 24 Strategie di problem solving

2017-08-22

(italiano / in Italian) Analisi Multivariata by Claudio Barbaranelli / UniNettuno

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source: Ryo Saeba     2015年8月16日
UniNettuno - Analisi Multivariata
Descrizione dell'insegnamento
Il corso introduce all’uso della statistica inferenziale per trarre conclusioni di una popolazione a partire da un campione, e presenta le principali tecniche di analisi multivariata dei dati adottate nella ricerca psicologica e sociale.
Prerequisiti
Per sostenere l’esame è necessario che gli studenti abbiano familiarità con:
le procedure di quantificazione in Psicologia (attendibilità, validità, errore..)
concetti base di Statistica Descrittiva (distribuzione di frequenza, media, deviazione standard, standardizzazione, distribuzione normale, ecc.)
La conoscenza di questi concetti dovrebbe essere già stata acquisita sostenendo l’esame relativo a “La misura in Psicologia” del I anno del corso di Discipline Psicosociali.
Scopi
principali tecniche di analisi multivariata dei dati. Nello specifico, al termine del percorso formativo, gli studenti dovranno essere in grado di saper individuare le tecniche appropriate per l’analisi dai dati in diversi contesti di ricerca, e di usarle, con l’ausilio degli appropriati strumenti informatici, per giungere a conclusioni sulla base dei dati disponibili. Le tecniche di cui sarà richiesta la conoscenza, sia teorica che pratica, sono quelle maggiormente usate nella ricerca psicologica e sociale, e comprendono i test di verifica di ipotesi sulle medie di uno o più campioni (test z, test t di Student, Analsi della varianza), i test di verifica di ipotesi sulla forma di una distribuzione e sull’indipendenza o associazione tra due variabili (test Chi quadrato), le tecniche di regressione semplice e multipla, con cui analizzare relazioni quantitative e causali tra variabili di interesse, e le tecniche di analisi fattoriali, particolarmente utili per spiegare relazione in base ad un numero più limitato di fattori.
Contenuti
Probabilità e principi di calcolo. Variabili casuali. Statistica inferenziale: popolazioni, campioni, indicatori e parametri descrittivi e loro stima. Distribuzioni campionarie. Intervalli di confidenza. Logica dei test di verifica delle ipotesi. Ipotesi sulla media di una popolazione. Decisioni statistiche ed errori. T di student per campioni piccoli. Verifica di ipotesi sulle differenze tra le medie di 2 popolazioni. Test di z e di t. Test per campioni indipendenti e dipendenti. Verifica di ipotesi sulle varianze. Verifica di ipotesi sulla forma di una distribuzione. Variabili categoriche. Test del Chi quadrato per la bontà dell’adattamento. Test dell’indipendenza tra variabili. Misure di associazione tra variabili: coefficiente di correlazione lineare. Regressione lineare, semplice e multipla. Calcolo dei parametri del modello (coefficienti di regressione) e test della loro significatività. Analisi della varianza spiegata. Analisi delle eventuali violazioni delle assunzioni del modello. Tecniche di analisi fattoriale delle relazioni tra variabili correlate. Fattori comuni e riduzione dell’informazione. Autovettori ed autovalori. Saturazioni. Principali metodologie utilizzabili per ridurre un insieme di variabili ad un sotto insieme di fattori latenti (analisi componenti principali, analisi fattori principali, massima verosimiglianza..), e per interpretare i fattori in relazione alle variabili iniziali (tecniche di rotazione dei fattori e di analisi delle saturazioni) L’analisi della varianza (ANOVA) per confrontare gruppi di medie. Versioni dell’ANOVA (ad una via vs fattoriale, tra i soggetti, dentro i soggetti e mista), ed assunzioni dei modelli.
Testi
C. Barbaranelli,Analisi dei dati.LED Edizioni Universitarie, Milano, 2003.A.P. Ercolani,
A. Areni, e L. Leone,Statistica per la Psicologia. Vol. 2. Il Mulino, Bologna, 2002.
Esercitazioni
Le esercitazioni fornite durante il corso conterranno alcune domande relative agli argomenti trattati nelle lezioni. In alcuni casi le domande saranno a risposta multipla, in altre saranno a risposta aperta e conterranno problemi da svolgere su piccoli insiemi di dati.
Docenti video
Prof. Claudio Barbaranelli - Università "La Sapienza" di Roma (Roma - Italia)

01 La Probabilità 38:59
02 La statistica inferenziale concetti di base 41:32
03 La verifica delle ipotesi principi generali 41:25
04 La verifica delle ipotesi sulle differenze tra le medie 41:16
05 La verifica delle ipotesi sulla forma della distribuzione 41:38
06 La correlazione lineare 39:44
07 La regressione semplice 39:25
08 La regressione multipla Modello statistico e assunzioni 39:40
09 La regressione multipla Approcci analitici 41:08
10 L’analisi fattoriale il modello di base 39:23
11 L’analisi fattoriale il processo di estrazione dei fattor 40:27
12 L'analisi fattoriale il processo di rotazione dei fattori 40:55
13 L’analisi della Varianza ANOVA il modello lineare 41:32
14 L'analisi della Varianza ANOVA i disegni fattoriali tra i 40:25
15 L'analisi della Varianza ANOVA i disegni entro i sogetti 41:42

2017-03-25

(italiano / in Italian) Gruppi e Influenze Sociali (Social Groups and Influences) by Chiara Berti / UniNettuno

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source: Ryo Saeba     2012年11月22日
UniNettuno - Gruppi e Influenze Sociali
Scopi
Il corso si pone l'obiettivo di fornire conoscenze in merito ai processi di gruppo nell'ottica teorica della Psicologia sociale. Verranno esaminati: gli aspetti costitutivi di un gruppo; i processi di socializzazione di gruppo, lo sviluppo di gruppo (cioè i suoi cambiamenti nel tempo); i principali fenomeni strutturali, quali il sistema di status e i ruoli nel gruppo, la costruzione di norme implicite ed esplicite, le strutture e le reti di comunicazione, il processo di leadership nelle sue diverse manifestazioni; la produttività e le decisioni di gruppo, le forze che tendono a mantenere unito il gruppo (conformità e coesione) e le forze che possono minacciarne l'unione (devianza, conflitti interni, processi scismatici); gli aspetti relativi ai confronti, alle tensioni e ai conflitti fra i gruppi sociali e le motivazioni che li sottendono; l'evoluzione della teoria circa i processi d'influenza, dalla considerazione esclusiva dell'influenza maggioritaria alla scoperta delle influenze minoritarie.
Contenuti
La psicologia sociale di fronte ai comportamenti collettivi
Perché la psicologia dei gruppi. Le tipologie di gruppo.
L'entrata in gruppo: difficoltà e strategie del neofita
Socializzazione e sviluppo di gruppo
Ruoli, status e comunicazione nel gruppo
Le norme sociali e le loro funzioni
La leadership: modelli a confronto
Coesione, conflitto e processi scismatici nel gruppo
La produttività di gruppo fra efficacia e difficoltà
Le decisioni di gruppo. Normalizzazione e polarizzazione
Giustizia sociale e cooperazione nei gruppi
Le relazioni fra gruppi: conflitti e cooperazione. Da Sherif alla scuola di Tajfel
Sviluppi dell'impostazione tajfeliana. Teoria dell'identità sociale. E' possibile una teoria del comportamento intergruppi
L'influenza della maggioranza
L'influenza delle minoranze
Testi
SPELTINI G., PALMONARI A., I gruppi sociali, Bologna, Il Mulino, 1999
BERTI C., Giustizia distributiva e giustizia procedurale (cap. 4 del volume di C. Berti, Psicologia sociale della giustizia, Bologna, Il Mulino, 2002)
BROWN R., Individui versus gruppi (cap. 5 del volume di R. Brown, Psicologia sociale dei gruppi, Bologna, Il Mulino, 2000)
il capitolo 9 del manuale: Psicologia Sociale di PALMONARI, CAVAZZA, RUBINI, Il Mulino, 2002

01 La psicologia collettiva 43:27
02 Fenomenologia e definizione dei gruppi 43:12
03 L'entrata in gruppo 43:34
04 Socializzazione e sviluppo di gruppo 43:44
05 Ruoli, status e comunicazioni del gruppo 44:13
06 Le norme di gruppo 44:55
07 La leadership, modelli a confronto 43:52
08 Coesione, conflitto e processi scismatici nel gruppo 44:42
09 La produttività di gruppo 43:30
10 Le decisioni di gruppo 45:05
11 Giustizia sociale e cooperazione nei gruppi 44:38
12 Relazioni fra gruppi I 44:03
13 Relazioni fra gruppi II 44:36
14 Influenza sociale - Modello funzionalista 44:22
15 Influenza sociale - Modello genetico 44:57

(italiano / in Italian) Cognizione Sociale (Social Recognition) by Luciano Arcuri / UniNettuno

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source: Ryo Saeba    2012年12月13日
UniNettuno - Cognizione Sociale (Social Recognition) by Luciano Arcuri
Scopi
Il corso si propone di illustrare i lineamenti fondamentali dell'approccio cognitivo allo studio della psicologia sociale evidenziando gli assunti fondamentali della cognizione sociale e le principali acquisizioni di questa disciplina nell'ambito della percezione di individui e gruppi sociali e della psicologia sociale del sé.
Contenuti
Che cos'è cognizione sociale
I processi di elaborazione dell'informazione sociale
La percezione degli altri
Le persone interpretate alla luce del loro comportamento
I meccanismi dell'attribuzione causale
La formazione di impressioni complesse
La tendenza alla conferma delle prime impressioni
I processi cognitivi: da quelli controllati a quelli automatici
La memoria autobiografica
Il sé come oggetto di conoscenza
La molteplicità dei sé
La valutazione del sé: il concetto di autostima
Il sé e le motivazioni
Il sé in azione: come dirigere le emozioni e il comportamento
Le minacce per il sé
Testi
Arcuri, L. e Castelli, L. (2000), La cognizione sociale. Strutture e processi di rappresentazione, Roma-Bari: Editori Laterza.
Boca S., Bocchiaro, P. e Scaffidi Abbate C. (2003), Introduzione alla psicologia sociale: i temi fondamentali delle disciplina. Bologna: Il Mulino. Capitoli 1,2,3, 6.
Prerequisiti
Conoscenza dei metodi di indagine in psicologia: disegni sperimentali, quasi-sperimentali e correlazionali; operazionalizzazione e misurazione delle variabili psicologiche; conoscenza delle nozioni elementari di statistica (media, deviazione standard, correlazione, concetto di differenza significativa); capacità di comprendere grafici semplici; lessico psicologico di base

01 Che cos'è cognizione sociale 38:58
02 I processi di elaborazione dell'informazione sociale 40:17
03 La percezione degli altri 48:04
04 Le persone interpretate alla luce del loro comportamento 40:34
05 I meccanismi dell'attribuzione causale 41:36
06 La formazione di impressioni complesse 39:36
07 La tendenza alla conferma delle prime impressioni 41:47
08 I processi cognitivi, da quelli controllati a quelli automatici 42:28
09 La memoria autobiografica 39:30
10 Il sé come oggetto di conoscenza 39:13
11 La molteplicità dei sé 37:17
12 La valutazione del sé, il concetto di autostima 40:16
13 Il sé e le motivazioni 41:59
14 Il sé in azione, come dirigere le emozioni e il comportamento 41:27
15 Le minacce per il sé 40:55

2017-03-23

(italiano / in Italian) Atteggiamenti (Attitudes) by Lucia Mannetti / UniNettuno

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source: Ryo Saeba      2013年1月16日
UniNettuno - Atteggiamenti
Scopi
Il corso si propone di fornire le conoscenze di base relative al tema degli atteggiamenti e degli stereotipi, con particolare attenzione ai processi di formazione trasmissione e cambiamento, fornendo anche una presentazione introduttiva alle tecniche di misurazione usate in questo settore.
Contenuti
Definizione, struttura e funzioni degli atteggiamenti; tecniche di misura.
Formazione e cambiamento degli atteggiamenti: processi affettivi e motivazionali, processi cognitivi che influenzano in modo indiretto la formazione e il cambiamento di atteggiamenti; modelli aspettativa-valore, processi cognitivi sistematici di elaborazione del messaggio, modelli della persuasione a due vie. Processi che ostacolano il cambiamento di atteggiamenti. La relazione tra atteggiamento e comportamento: Teoria dell'azione ragionata e del comportamento pianificato; ruolo della forza e dell'accessibilità dell'atteggiamento.
Il contesto sociale della formazione e del cambiamento di atteggiamenti.
I diversi approcci teorici nello studio degli stereotipi. L'attivazione degli stereotipi: conseguenze per la percezione, la memoria e il giudizio sociale, attivazione automatica degli stereotipi. Stereotipi e relazioni intergruppi: formazione e riduzione degli stereotipi, aspetti motivazionali degli stereotipi. La comunicazione degli stereotipi: ruolo del linguaggio e del gruppo. Conseguenze degli stereotipi per le persone che ne sono bersaglio
Testi
MANNETTI L. Psicologia sociale (Carocci 2002, capp. 5 e 6)
MANNETTI L. Strategie di ricerca in psicologia sociale (Carocci, 1998, cap. 2 paragrafo 2.4)
ARCURI L. CADINU M. Gli stereotipi (IL MULINO, 1999)
Prerequisiti
Si assume che lo studente abbia già acquisito le nozioni base di psicologia generale e di cognizione sociale.

01 Introduzione 39:36
02 La struttura e le funzioni degli atteggiamenti 40:46
03 Formazione e cambiamento I PARTE 41:55
04 Formazione e cambiamento II PARTE 39:05
05 Formazione e cambiamento III PARTE 40:28
06 I processi che ostacolano il cambiamento 40:10
07 La relazione tra atteggiamento e comportamento 42:19
08 La misura degli atteggiamenti I PARTE 41:37
09 La misura degli atteggiamenti II PARTE 40:49
10 Gli atteggiamenti nel contesto sociale 38:57
11 Gli stereotipi sociali 39:14
12 Come si studiano gli stereotipi 39:05
13 A che servono gli stereotipi I PARTE 39:57
14 A che servono gli stereotipi II PARTE 40:43
15 Dalla parte di chi gli stereotipi li subisce 44:00

2017-03-21

(italiano / in Italian) Affetti e Relazioni Interpersonali by Massimo Ammaniti / UniNettuno

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source: Ryo Saeba    2013年7月11日
UniNettuno - Affetti e Relazioni Interpersonali / Affections and Interpersonal Relationships
Scopi
Il corso si propone di offrire allo studente una panoramica dei percorsi della ricerca psicodinamica nel campo degli affetti e delle relazioni interpersonali attraverso un approfondimento delle aree teoriche, cliniche ed evolutive che hanno caratterizzato la recente ricerca in questo ambito.
Contenuti
Il corso di lezioni prenderà in esame le diverse prospettive che nell'ambito della psicologia dinamica hanno ridefinito la funzione degli affetti come base per la costruzione del sé e delle relazioni interpersonali.
In particolare, verranno approfondite le implicazioni che, a partire dalla nuova concezione dello sviluppo infantile apportata dall'infant research, vedono la regolazione degli affetti nella prima infanzia come uno degli obiettivi principali per lo sviluppo del sé all'interno delle relazioni di base. Verranno a questo proposito illustrate anche le recenti ricerche nel campo delle neuroscienze che hanno contribuito in maniera significativa a questa nuova concezione.
Verrà in seguito approfondito il paradigma teorico che ha maggiormente influito su questa concezione: la teoria dell'attaccamento. Secondo tale teoria, infatti, la costruzione del sé individuale appare come il precipitato dell'organizzazione del sistema diadico madre-bambino a cui sono attribuite funzioni regolative che porteranno al costituirsi di un'autoregolazione interna. Gli strumenti di valutazione dell'attaccamento infantile e adulto hanno contribuito in quest'area ad estendere la ricerca e a basare su prove empiriche le ipotesi teorico-cliniche che ne erano a fondamento.
Il corso tratterà infine la tematica degli affetti nella clinica, definendone le implicazioni dal punto di vista psicopatologico e diagnostico, per quanto riguarda il lavoro clinico sia individuale che di gruppo.
Testi
M. Ammaniti, N. Dazzi (a cura di), Affetti. Natura e sviluppo delle relazioni interpersonali. Laterza, Roma, 1990.
C. Riva Crugnola (a cura di), La comunicazione affettiva tra il bambino e i suoi partner. Raffaello Cortina, Milano, 1999.
Per consultazione:
J. Cassidy, P. Shaver (a cura di) (1999), Manuale dell'attaccamento. Giovanni Fioriti, Roma, 2002.

00 - Identificazione primaria 8:50
01 - Introduzione al corso 39:35
02 - Infant Research 39:23
03 - La comunicazione affettiva 40:41
04 - Il ruolo delle emozioni nell'adolescenza 25:56
05 - Le basi neurologiche delle emozioni 41:03
06 - Attaccamento e regolazione affettiva 40:22
07 - Attaccamento e relazioni familiari 41:33
08 - Strumenti per la misura dell'attaccamento 38:58
09 - Attaccamento e psicoanalisi 40:03
10 - La diagnosi degli affetti 37:52
11 - Psicopatologia degli affetti 40:40
12 - Verso una psicoanalisi relazionale 39:23
13 - Strumenti per la valutazione del processo 41:32
14 - Dal gruppo all'individuo e ritorno 39:32
15 - Dal gruppo all'individuo e ritorno 38:57

(italiano / in Italian) Psicologia dell'Apprendimento e della Memoria by Cesare Cornoldi / UniNettuno

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source: Ryo Saeba    2015年8月21日
UniNettuno - Psicologia dell'Apprendimento e della Memoria / Psychology of Learning and Memory

00 Intro 6:01
01 46:16
02 Sistemi di memoria 35:45
03 Condizionamento rispondente 42:35
04 Condizionamento operante 44:49
05 Basi cognitive 44:08
06 Organizzazione delle conoscenze 48:26
07 Memoria di lavoro 38:57
08 Memoria visiva e immagini mentali 35:19
09 Processi di memoria 56:15
10 Falsi ricordi distorsioni e oblio 32:04
11 Memoria prospettica 28:55
12 Strategia della memoria e memotecniche 40:40
13 Conoscenza da lettura di testi 44:01
14 Emozioni e memoria 29:34
15 Testimonianze e false memorie 40:46